Descrizione
La patata della Sila IGP si coltiva in alcuni comuni dell’altopiano silano, nelle province di Cosenza e Catanzaro, nella Regione Calabria. E’ ottenuta dalle varietà Agria, Ditta, Marabel, Nicola, Majestice Desirèe, tuberi a buccia gialla o rossa e a pasta gialla oppure bianca. Coltivata sopra i mille metri di altezza s.l.m., la patata silana ha delle caratteristiche organolettiche peculiari, quali la presenza di un’alta percentuale di amido che rende la patata più saporita e più nutriente delle altre varietà di patate italiane.
I tuberi-seme da cui proviene questa patata devono essere certificati secondo le norme sementiere nazionali. Il terreno deve essere adeguatamente preparato, in modo che non sussistano ristagni d’acqua. Deve essere effettuata la rotazione colturale con tempistiche precise (solanacee assenti per almeno due anni). L’aratura può essere effettuata nei periodi autunnale o primaverile. La semina viene eseguita, di norma, nel periodo che va da metà aprile fino alla fine di giugno, mentre i tuberi sono raccolti dalla seconda metà di agosto fino al 30 di novembre. Le operazioni di raccolta possono essere eseguite sia manualmente che con mezzi meccanici. La conservazione del prodotto ha luogo in locali riparati, al coperto, che devono comunque essere areati per favorire l’asciugatura. La patata della Sila IGP è contraddistinta ed apprezzata per le ottime qualità culinarie, in particolare per quel che riguarda la frittura grazie all’elevato contenuto di sostanza secca che presentano i tuberi coltivati sull’Altopiano Silano.
Il prodotto attualmente viene commercializzato prevalentemente dal Consorzio PPAS che si è posto come obiettivo principale la promozione e la valorizzazione delle patate dell’altopiano silano. Le continue campagne pubblicitarie promosse dal Consorzio degli ultimi anni hanno portato all’affermazione della patata della Sila IGP nei canali della Gdo e nei Mercati Generali consacrandola come patata di montagna unica nel panorama.
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